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Storia di un Figlio – Capitolo 2
Quando mamma e io stavamo insieme nel bagno, non avevo idea che lei fosse disperata per il trascuro sessuale. Stava molto attenta a impostare il tono per ognuno dei nostri incontri come una lezione per me su come i corpi maschili e femminili rispondendo alle varie stimolazioni. Per molto tempo, non sono stato incoraggiato a toccare le parti intime ??di mia madre mentre si concentrava sul mostrarmi come funzionava il mio stesso corpo.
Dopo quel primo incontro cominciò a guardarmi sempre quando mi immergevo nella vasca da bagno. Circa una settimana dopo dandomi una mano con il bagno mi prese il mio cazzo in mano, le sue mani tremavano quella sera, si inginocchiò sul pavimento di fronte a me e prese a coppa il mio scroto senza pelo con la mano sinistra mentre le dita della sua destra circondavano la mia mazza dritta e muovevano la pelle lentamente su e giù.
All’inizio, i suoi occhi erano fissi sulla piccola testa viola del mio cazzo mentre appariva e scomparivano dal cerchio delle sue dita e dalla mia pelle scivolosa. Dopo un paio di secondi, guardò il mio viso come se si accorgesse che ero lì per la prima volta. “Ehi tesoro, ti piace questo?” Ridacchiò un po ‘mentre cercava di stare zitta abbastanza da non portare il suono oltre la camera dell’eco del nostro bagno. Il suo sorriso mi è parso angelico mentre lei amorevolmente ha incoraggiato il mio orgasmo. “La mamma vuole vederti felice giovanni, vieni per mamma ora…mostra come sei grande.”
Tra le sue carezze e le sue persecuzioni verbali arrivai in pochissimo tempo, anche se ero giovane e ingenuo e non avevo idea che avrei dovuto resistere più a lungo. Una parte del mio sperma si è sparsa sul suo petto per lo più tra i suoi seni ondeggianti. Per la prima volta ho notato le smagliature e mi sono chiesto cosa li avesse provocate.
Una volta che la mamma fu sicura di aver estratto tutto quello che dovevo dare, guardò attentamente il suo indice destro. Dopo averlo annusato, mi ha sorriso. “Non sono mai stata curiosa di sapere che gusto abbia, ma una delle ragazze del mio bridge club dice che lo adora.” Si mise il dito in bocca e ne uscì libero dal mio seme. La mamma gemette e continuò a sorridere.
Prendendo la mia mano nella sua, ha guidato il mio dito per asciugare le goccioline perlescenti tra i suoi seni e poi lo mise nella mia bocca. Assaggiai il seme maschile per la prima volta nella mia vita.
Ogni notte, dopo avermi rispedito nel cesto della biancheria, mia madre passava un po ‘di tempo seduta sul gabinetto chiuso o distesa sul pavimento con le gambe alzate e allargate tanto quanto le pareti del bagno le consentivano. Si accarezzava e accarezzava la sua fica pelosa fino a quando non strillava per la passione, poi stringeva il pugno tra le sue cosce serrate e si dondolava avanti e indietro gemendo dolcemente finché non tratteneva il respiro.
Una notte, mentre lei continuava a dondolarsi sul pavimento, mi spostai e qualcosa nel cesto fece un rumore. Mi sono bloccato lì con gli occhi…la guardavano mentre le sue mani scorrevano liberamente lungo le sue cosce. Ero terrorizzato di essere stato ancora una volta sorpreso a spiarla, perchè stavolta stava facendo qualcosa di molto più intimo.
Mi sibilò forte: “È molto tardi giovanotto. Corri a letto.”
Ero sparito il più velocemente e silenziosamente possibile. Ero così impaurito di essere stato beccato di nuovo, che stetti lontano dallo show notturno del bagno per quasi una settimana.La settimana successiva le cose erano tornate alla normalità. Continuai a cercare la sua faccia per vedere se era arrabbiata, o semplicemente disgustata da me. In ogni modo, ha interagito con me esattamente come prima di iniziare il nostro piccolo gioco da bagno.
Alla fine non potei resistere a tornare indietro. Era ancora seduta sul water a fare la pipì prima di fare il bagno quando mi chiamò a bassa voce per farmi uscire dal nascondiglio. Non l’avevo mai vista così, Ad ogni modo, mi trovai rapidamente di fronte a lei mentre sedeva lì con uno sguardo illeggibile sul viso. “Beh, hai intenzione di toglierti i vestiti per la mamma o no?”
Quando mi sono spogliato ha iniziato a fare pipì e il suono che riecheggiava nel water mi irrigidì subito. Vedendo questo, mamma spostò le sue ginocchia in modo da poter farmi vedere la cas**ta ridursi a un rivolo, poi e poi finire con qualche goccia. Si alzò in piedi e il suo pelo pubico aveva ancora qualche gocciolina aggrappata ad esso anche se non so se ne fosse a conoscenza.
“Ti ho spaventato la scorsa settimana?”
Non risposi, ma continuai a fissare quelle gocce scintillanti così vicine a me. La vista sembrava interferire con i miei pensieri.
Dopo un momento, lei proseguì; “Non volevo spaventarti, ma era già passata la tua ora di andare a letto.” Scese su un ginocchio, quindi eravamo faccia a faccia. “Ti amo, e avrei dovuto sapere che saresti stato curioso del mio corpo.” Mi prese tutte le mani e mi premette i palmi contro i seni. Potevo sentire i suoi capezzoli crollare sotto i miei palmi solo per sollevarsi e ricominciare a premere sui palmi delle mani mentre si raddrizzavano.
Continuò a spiegarmi pazientemente che alcuni capezzoli di ragazze sono molto sensibili al piacere, alcuni sono sensibili al dolore, e altri ancora non sono sensibili a molto. Mi ha insegnato che da quando i seni si erano asciugati dopo essere stato svezzato, erano stati più flaccidi di quando erano più giovani.
Mi insegnò a succhiare i suoi capezzoli proprio come piaceva a lei, spiegandomi che sebbene i suoi fossero molto sensibili al piacere, provava più piacere quando li venivano pizzicati e trattati in una varietà di modi dolorosi. Mentre guidava la mia bocca a un capezzolo, lei mi disse che sebbene non avesse più latte da darmi, mi lasciava nutrire su entrambi i capezzoli.
La mamma mi fece poi sdraiare sulla mia pancia tra le sue ginocchia sollevate mentre si sdraiava sul pavimento per insegnarmi l’anatomia femminile. Mi ha incoraggiato a esplorare, ma anche con il suo coaching, le mie dita inesperte non stavano facendo il lavoro per lei. Alla fine, mi fece guardare da vicino mentre lei si allontanava. Ero così vicino alle sue labbra mentre le sue dita scorrevano avanti e indietro tra loro che doveva essere stata in grado di sentire il mio respiro mentre lei mi fissava.
In seguito, mi ha dato i suoi succhi tramite le sue dita. Quando le dissi che assomigliava molto alle sue mutandine, sollevò la testa e mi guardò incuriosita, poi guardò lo sportellino della porta sul cesto della biancheria e annuì. Le dissi che aveva un sapore diverso rispetto alle mutandine delle mie sorelle. Mi chiese come erano e le ho detto che le mutandine di Laura avevano un odore molto forte a volte e avevano qualcosa di simile a sangue che mi spaventava all’inizio, ma andava e veniva, quindi non ero preoccupato per la sua salute.
La mamma mi chiese ancora come erano le mutandine dell’altra mia sorella Antonella e le dissi che assomigliavano un po ‘alle mutandine di mamma, ma anche quello che avevo espulso sulle tette di mia madre l’ultima volta che giocavamo in bagno.
A quell’ora, la mamma disse che eravamo fuori tempo per giocare quella sera, ma che aveva altre cose da mostrarmi la prossima volta. Scivolai nella cesta della biancheria e mi infilai nella mia camera da letto senza essere visto