
I miei racconti (3)
Venne il tempo del liceo,sarò sincero nel dirvi che i primi anni ero così imbranato che anche quando la situazione era favorevole, non riuscivo a prendere l’iniziativa;ma almeno qualche piccola rivincita me la prenderò in futuro.
Le relazioni che avevo erano simi a quelle con Jojo sino ai 17 anni,volevo scopare e dato che sono maschio,non mi interessava farlo da innamorato come dicevano le mie coetanee; tutti i miei compagni di classe lo stavano facendo e io…eh io avevo un cazzo di blocco persino quando la ragazza col culo più bello della mia classe, appoggio il suo lato b al mio cazzo per farmi vedere cosa succedeva in discoteca.
Un po’ per la voglia e un po’ perché una delle ragazze della mia classe mi aveva fatto intendere che con me ci sarebbe stata, ci provai! Con la scusa di fare i compiti insieme andai a casa sua, entrambi i genitori lavoravano e sapevo che almeno il primo pomeriggio sarebbe stata da sola. Marianna, bassa ma belle tette e anche bel culo,ventre piatto e bei fianchi. Traducendo una versione di latino,prese la Nutella e mi venne in mente di giocarci un po’,ero quasi sicuro della sua disponibilità nei miei confronti,così con un cucchiaino le sporcai le labbra e mentre se la rideva,la pulì con le mie labbra e subito s**ttò un bacio, continuammo così fino all’arrivo dei genitori. Il giorno dopo c’era un certo imbarazzo a scuola;ma non mi preoccupavo, erano gli ultimi giorni prima delle vacanze estive ed ero forte del fatto che se fosse andata male, non l’avrei vista per qualche mese.
Avevo anch’io il cellulare finalmente e con i100 sms al giorno,potevamo comunicare. Il primo giorno di vacanza,presi il pullman la mattina presto e andai da lei; ricordo il cuore battere a mille, le esperanze e tutto quello che mi ero immaginato in quei 20 min. di viaggio. Arrivai a casa sua e sapevo che i suoi genitori non sarebbero rientrati fino al pomeriggio. Era ancora in pigiama, un pantalonci corto e una canotta; appena mi aprì la sbattetti contro la stessa porta e la baciai! Le chiedi di andare nella sua stanza,la presi in braccio e la tenevo contro il muro vicino al suo letto,le mie mani sul suo culo per tenerla in aria,poi decisi,la buttai sul letto e mi tolsi la maglietta,scoprì il suo addome e iniziai a baciarlo,salendo sempre di più e togliendole la canotta. La misi sopra di me cercando di toglierle il reggiseno,vedendo la mia difficoltà, si mise come se mi stesse cavalcando e se lo tolse da sola, tette stupende, più grande di quello che pensavo. Iniziai a succhiargliele e la misi sotto di me,il cazzo mi faceva male dentro le mutande così mi tolsi pantaloncini e mutande insieme e lo stesso feci con lei. Era bellissima e la sua figa,con quel pelo nero mi attirava tantissimo e iniziai a leccargliela,era la prima volta e non sapevo bene come fare ma mi piaceva,provai anche a penetrarla con la lingua e lá sussultò. Salì di nuovo verso le sue tette e sentendosi il cazzo puntato contro la figa disse solo “Ma che stiamo facendo?” e provai a spingerglielo dentro,ma niente non entrava e le faceva male. Provai a metterglielo subito in bocca ma non voleva,non sapevo cosa fare,la girai e glielo misi tra le chiappe, sempre più veloce cercando di non venire. Cercai anche di calmarmi e continuai a barciarla,la girai e le feci prendere il mio cazzo in mano,accarezzavo la sua figa e feci entrare un dito,poi due e continuavo piano piano,la sentì bagnata e anch’io lo ero! Provai ancora una volta a metterglielo in bocca e la apri per riceverlo tutto. Iniziai a scoparle la bocca e quando notai che si stava facendo un ditalino,uscì il mio cazzo dalla bocca e glielo spinsi nella figa. Affondò le sue unghie nella mia spalla e poi le mise sul mio culo per accompagnare il movimento. Sempre più veloce e sempre più duro,le nostre lingue si attorcigliavano e non avevo mai provato niente del genere, ogni tanto la sentivo i suoi gemiti i suoi “aiah!” e continuavo a godere succhiando le sue tette. Stavo per venire,lo uscì fuori e gli schizzi del mio sperma le arrivarono fino ai seni, la baciai e pensavo di essere in paradiso. Avevo vissuto l’esperienza più bella della mia vita e se non fossi stato stupido e timido mi sarei girato anche qualche altra ragazza della mia classe.
Continua…