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GESSICA
la vedevo in palestra ogn quando ci andavo,si allenava con ardore e dedizione.
di lei mi colpiva il gran culo che mostrava nei leggins strettissimi con cui veniva in sala,le sue forme risaltavano ad ogni piegamento mentre faceva squat;le sue chiappe si allargavano mentre scendeva,espirava e risaliva lentamente;vedevo il segno delle sue mutandine disegnarsi sul leggins e poi sparire una volta che si era alzata.mi sentivo quasi morire quando la vedevo eseguire esercizi a corpo libero,abbassandosi alla pecorina con il peso da cinque kg che faceva ondeggiare tra le ganbe e lo spazio davanti a lei.
si fissava nello specchio mentre eseguiva i suoi compiti,sguardo deciso,concentrato,serio;nessun segno di fatica,andava dritta all’obiettivo.
i suoi seni alti e sodi in quelle maglie aderenti che scoprivano l’addome,sembravano quasi esser pronte a straripare da un momento all’altro.vedevo quelle tette gonfiarsi e sgonfiarsi ogni volta che tirava un respiro profondo;le vedevo salire su e giù ogni volta che utilizzava il bilanciere per i pettorali.
la fissavo quando camminava sul tapis roulant e la sua coda di capelli ondeggiava fino ad ipnotizzarmi,lasciandomi cadere in un sogno erotico svegliato solo da una potente erezione.
stentavo a crederci quando poi in seguito bastarono davvero poche parole per scoparmela,aveva quel bisogno nascosto di sentirsi apprezzata,ma io capìì che voleva solamente sentirsi troia.
fu così che parlando dei muscoli delle sue spalle iniziai a massaggiargliele lentamente,le scapole,la base del collo scendendo fino al deltoide.anche se i muscoli non le avevano snaturato le forme era molto soda;seduta su quel,la panca con gli occhi chiusi e godersi i miei movimenti sembrava una divinità greca.
-sei molto bravo-mi disse-le tue mani sanno esattamente dove toccare-
-è merito dei tuoi muscoli,sono davvero piacevoli al tatto-
iniziai piano piano a massaggiarle i fianchi,scendendo fino al bacino e risalento fin quasi alle ascelle;iniziò ad abbandonarsi lentamente al contatto con le mie mani,sentivo il contatto con l’esterno delle tue tettone sode;il mio cazzo iniziava a voler uscire dalle mutante.mi sedetti dietro di lei e cominciari a baciare lentamente il collo. mentre con le mani le massaggiavo l’addome;cominciai a premere col cazzo contro i suoi leggins.
cominciò ad abbandonarsi alle mie mani,il suo corpo sodo divenne molle;mi inebriai del profumo dei suoi capelli mentre le leccavo l’interno delle orecchie,gliele mordevo e poi mordevo il collo
-ti pace Gessica?-
i suoi mugolìì mi confermavano il piacere che andava crescendo in leì;presi a massaggiargli le tette sode,poi infilai le mani sotto la maglia e le setìì enormi e dure sotto le mie dita.
scoprìì il reggineno e cominciai a leccarle il collo mentre con le dita le strapazzavo i capezzoli turgidi e duri
-oh si…-emise il un sospiro
-sei di marmo Gessica,sei dura come il granito…mi fai impazzire sai…voglio farti mia-
lei improvvisamente si alzò e mi si parò davanti,ero seduto sulla panca ed avevo davanti il suo legging che si stringeva nella forma della sua figa,uno zoccolo di cammello enorme.presi il culo in mano mentre mi buttai con la faccia in mezzo alle gambe cercando di mordere la sua carne,lei mi tenne la testa ferma.
avevo finalmente quel culo in mano,bello duro,non lo vedevo ma me lo immaginavo.lo aprivo,poi lo palpavo,davo piccoli colpetti sulle chiappe.
leccavo l’interno dell’ombelico e sentivo lei che mi incitava a non smettere..a quel punto decisi che era arrivato il momento e le tirai giù i leggins.
-girati- le dissi..
mi obbedì subito.aveva un culo perfetto,proporzionato con i fianchi,grande;lo penetrai con un dito cercando ti allargarlo
-ora aspetta..-
le allargai le chiappe con entrambe le mani e ci buttai la lingua dentro.le leccai tutto il buco del culo poi cercai di penetrarla con la lingua;le infilai di nuovo un dito fin dove era possibile che arrivasse,glielo alargai per bene fino al infilarne un’altro dopo averlo lubrificato un un po di saliva.
-ti eccita,troia?-
-oh..mi stai per far venire solo con le dita-mi rispose
-lo so che è il tuo sogno essere rotta in culo-
decisi che non potevo più aspettare,mi abbassai la tuta e tirai fuori il cazzo enorme,gonfio e rosso,lo lubrificai per bene con un pò di saliva e li’all’inpiedi feci abbassare lei quel tanto che bastava per sollevare il suo sedere e la inculai con un colpo secco,le entrò tutto immediatamente.
fece una somorfia di dolore,ma non urlò.la feci abituare al nuovo arrivato,poi con piccoli colpetti le allargai il buco e cominciai a chiavarla
-si Gessica..eccotelo dentro…stai a pecorina già all’impiedi…-
-ohhh…-
i suoi sospiri aumentarono mentre aumentava la mia spinta tra sue chiappe,si assestò con le mani sulle ginocchia,mentre io le presi i fianchi pompai a ritmi blandi ma continui,finchè il suo culo si spalancò tutto,entrai fino in fondo e restai fermo qualche secondo;lei tentò di drizzarsi con la schiena in un gesto istintivo,poi sospirò e rimase ferma
-tutto in culo,te lo sfondo zoccola-
-mi fai morire-rispose
-si,devi morire di cazzo in culo…TROIA!-
ripresi i fianchi e cominciai a sbatterla forte sul mio cazzo,urlò come una vacca mentre le sfondavo quel culone enorme;con una mano le afferrai i capelli per la coda,lei si alzò di qualche centimetro e glielo diedi con forza tirandole i capelli
-puttana rotta in culo,ti alleni per farti sbattere come una cagna-
-siiiii…sono una vacca-
-prendilo tutto,ti sfondo il culo,ti arrivo fini allo stomaco-
ora mi abbassai fino a raggiungere le sue orecchie per leccargliele di nuovo,era sudata,leccai anche il sudore che le scorreva alle tempie
-sei una porcona-le sussurrai
-sbattimi fino a domani- mi rispose
ci girammo senza che le togliessi il cazzo,lei appoggiò le mani sulla panca ed io,dietro,continuavo a farle il culo.
le allargai le chiappe con le mani e guardai affondare in mio cazzo nelle sue interiora,avevo sognato tante volte quel momento ma viverlo era davvero un’esperienza unica.
mi arrampicai di nuovo sulla sua schiena e stavolta le afferrai i seni,gli strizzai i capezzoli mentre il buco del culo ormai era largo e il mio cazzo ci entrava senza opporre resistenza.ormai gliel’avevo rotto.il suo culo era devastato dal mio cazzo.
lasciai i seni ed inavvertitamente cercai la sua fica,mi accorsi che era bagnata,quasi scorreva dal piacere
-sei arrapatissima,fammela vedere un pò,la tua farfallina-
smontai dal culo,mi sedetti sulla panca,lei di nuovo dritta davanti a me.misi un ditino tra le gambe strette,era ancora bagnata.
-ok,fammi assaporare i tuoi umori-
le feci mettere un piede sulla panca,e mi si aprì davanti agli occhi la sua fessa depilata,rosa,bagnata.
cominciai subito a leccarla,sentivo i suoi umori in bocca,leccavo come un cane davanti ad una ciotola d’acqua.
lei mi prese per i capelli e urlava di non smettere,di leccargli tutto;poi le penetrai la fica con le dita,sentendo il suo piacere aumentare ad ogni infilata,con l’altra mano le rimisi tre dita in culo.
guardavo da sotto quella donna statuaria arrossata ed in preda all’estasi grazie a me.non ci potevo credere che fosse successo davvero.
cominciai a leccarle il clitoride,a stuzzicarlo e a morderglielo,sentivo il suo piacere aumentare.quindi era clitoridea
-ora Gessica sborrami in bocca-
leccai più velocemente mentre con un dito continuavo a penetrarle la fica
-oh siiii…-disse-bastardo mi fai venire..-
-vai zoccola..godi..-
non passò un minuto che setìì la mia bocca inondata dal suo piacere,leccai e bevvi tutto.
mi alzai e la baciai in bocca,con la faccia piena dei suoi piaceri,li feci sentire anche a lei.le nostre lingue si intrecciarono più e più volte mentre le nostre mani si rincorrevano sui nostri corpi.lei poi si abbandonò nelle mie braccia,la depositai sulla panca e le aprìì le gambe nella posizione del missionario.
le diedi ancora una leccata a quella fica aperta che odorava ancora di orgasmo,leccai il perineo,il buco del culo dilatato e ancora la fica.
ripresi il mio cazzo in mano e lo diressi verso la vagina,etrai con la cappella e lei mi disse
-scopami piano,fatti sentire lentamente-
entrai ed usciì come lei desiderava arrivando fino in fondo alla fica lubrificata,lei iniziò a mordersi le labbra dal piacere
-fammi sentire solo la cappella-
eseguìì i suoi ordini facendole entrare non più di mezzo cazzo.
-oh bravo così,mmmmm…mi dai venire di nuovo…-
iniziò a massaggiarsi il clitoride in un ritmo frenetico;io spinsi lentamente la cappella dentro affondando fino in fondo ogni tanto
-ah..ah..ah.. hai un cazzo magnifico…così mi devi scopare..-
ora mi stresi quasi sopra di lei e cominciai a chiavarla un pò più velocemente ma senza affondare il cazzo;succhiai i capezzoli,mi buttai con la faccia in mezzo a quelle tettone sode mentre lei godeva e si lasciava andare in spasmi e sospiri,era quasi in preda ad un’orgasmo quando drizzai i piedi e le mani a terra cominciai ad affondarglielo con forza,sentendo il rumore dei nostri ventri che sbattevano.
cominciò ad emettere piccoli urli di piacere,mentre la fica inondò di nuovo il mio cazzo.
-ed ora fammi divertire-disse
mi fece stendere sulla panca,avevo il cazzo umido e ormai violaceo;lei mi guardava con un sorrisetto beffardo,come di chi sa esattamente cosa fare.
la panca era alta non più di sessanta centimetri,mise una gamba a destra ed una a sinistra facendosi passare la panca in mezzo e piano piano si sedette sul cazzo
-ecco a cosa serve fare tanti squat-
scese piano sul cazzo per poi rialzarsi,ripetendo il movimento una decina di volta,ad ogni discesa era un sussulto di piacere,mio e suo.
chinò la testa all’indietro godendosi ogni millimentro del mio cazzo che la penetrava;poi scese fino in fondo,si sedette praticamente sulla pancia ed incominciò a roteare lentamente il bacino,sentivo che potevo esploderle dentro da un momento all’altro.se ne accorse e si fermò. rimase seduta per un pò mentre si chinò per baciarmi ancora;sentivo le sue tette sfregarsi sul mio petto-
-è il momento di andare a cavallo-disse
mi piantò le mani sul petto e iniziò a cavalcare il cazzo velocemente con rapidi colpi di bacino;le tette ballavano il quel ritmo convulso è le sue urla riempivano la stanza:
-oh mio Dio…vengooo-disse
ora lei iniziò a strizzarmi i capezzoli mentre ad occhi chiusi chiavava il mio cazzo con veemenza;sembrava non voler smettere ed avere una voglia repressa di fare la puttana.
fui costretto a fermarla e le dissi
-ora Gessica fammi venire.-
mi alzai a sedere,mi sporsi col sedere fino al ciglio della panca la feci inginocchiare davanti a me.
-lavora un pò con le tette-
non se lo fece ripetere,sorrise,si avvicinò e se lo piazzò con cura in mezzo al seno.
le agitò piano su e giù guardandomi dritto negli occhi
-si così mi piace…dai segami..-
mi fece una spagnola da sogno agitando le tette piano ma con colpi decisi tanto da scappellarmi il cazzo con forza
-oh si Gessica continua così…scopami con le tette…dai prendilo…-
aumentò il passo mantenedosi i seni ai lati e non staccandomi gli occhi di dosso
-Gessica..così mi fai venire..oh..oh…continua non fermarti.-
sentivo salire la sborra dal fondo delle mie palle
-oh..ohhhh..si..siii così…ancora…ancora..non fermartiiiiii…sto per esplodere
mi strofinò il cazzo con quelle enormi tette ancora più velocemente.
-GESSICA…PUTTANA ECCOMIIIIIIIIIIIII….VENGOOOOOOOOOOOO-urlai
le inondai le tette,il collo,il mento…sborrai tutto quello che avevo accumulato per lei in quei mesi..
-ahhh…ahhhhh…ahhhhh GESSICA….-
vedevo la sborra colarle ogunque..mentre continuava a guardarmi e strofinava ancora il cazzo tra le tette lentamente..
-mi hai fatto morire…-
io e Gessica da quel giorno iniziammo ad allenarci insieme,stando sempre attenti a sperimentare nuovi esercizi per i nostri giochetti sessuali…