Quando la voglia prende
Eravamo arrivati al campeggio in attesa che da li a un giorno giungessero le nostre relative consorti. Marco come sempre quando poteva approfittava Dell’ assenza della propria donna per cantare le Lodi di tutte le donne viste durante il viaggio. Quella ha le teste grandi, quella le caviglie finì, quella cammina come una pantera. Andammo a fare ala doccia e rientrammo nel comodissimo bungalow. Eravamo in asciugamano vidi le scarpe di Carla e volli proporre se anche un uomo avesse una camminata elegante. Indossai le scarpe che sapevo portare avendo fatto da giovane teatro camminai avanti e indietro e mi accorsi che Marco aveva avuto una erezione. Inizió a toccarsi, era seduto sul divano lo spinsi vigorosamente indietro e glielo presi in mano e cominciai a menarglielo. Aveva un cazzo notevole, durissimo lo vedevo godere e mi piaceva. Mi buttai a terra presi i tacchi delle scarpe li tirai verso la schiena. Lui capì subito senza aspettare sputò sul mio culo e me lo infilò tutto nel culo mi sbattè per venti minuti e finalmente venne riempiendo i di sborra calda. Gli confidai che avevo goduto moltissimo e che date po’ mi davo a piaceri solitari con vari oggetti tra cui una mazza da baseball, e mi sarebbe piaciuto avere il servizio da più amici. Dopo cena lui mi chiese di rimetti le scarpe femminili, lo feci volentieri mi stesi sul letto e cominciò di nuovo a incularmi. Senza che me ne accorgessi erano entrati nel bungalow tre amici mi presero e mi bloccarono mi cosparsero il culo di olio e lentamente mi infilarono una mazza nel culo. Poi quello non impegnato mi prese la testa e mi fece fare un pompino. Marco e gli litri due tolta la mazza iniziarono a incularmi a rotazione. Mentre il pompino finiva con una copiosa sbarrata iter nel mio culo venne ro uno dopo l’altro con dei colpi di ariete incredibili. Io li ringraziai i succhiando subito dopo quei bei cazzoni. Ogni tanto durante quelle vacanze entravano questi nuovi amici e scopavano a ripetizione me è ai moglie che estate fantastica.